"... E uno degli album più belli e controversi, che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi mesi. Il progetto Ianva, guidato da Mercy (Malombra, Helden Rune, Il Segno Del Comando e Zess) e Stefania T. D’Alterio, la dama dietro i ben accolti Wagooba, muove infatti la memoria verso un tempo che, in Italia, è sempre arduo affrontare. Anni di guerra e dolore, di sogni, utopie e voglia di cambiare, tra desideri irrealizzabili e ingenuità. Era l’Italia futurista, dove esistevano manuali per sedurre donne, per danzare e per creare arte. L’interpretazione musicale è competente e i brani avanzano rievocando tratteggi sonori del periodo, con la tradizione italiana addobbata di malinconia dark, con le voci di Mercy e Stefania che si scambiano il proscenio, con delicata armonia, con interventi di tromba, fisarmonica e flauto. I testi sono figli di una documentazione notevole, come palesano alcune introduzioni ricavate da notiziari radiofonici dell’epoca e come dimostra il booklet, ricco di notizie e foto ricavate da vecchi archivi. Non ci sono schieramenti o posizioni negli Ianva, c’è un avanzare malinconico e bellissimo, che sembra pesare sulle coscienze di tutti noi, trascinato da canzoni, che raramente ho sentito così vicine ai fatti... Un concept album avventuroso, che forse farà discutere e per questo assolutamente da non trascurare"
Gianni Della Cioppa - FDM@ IL MUCCHIO.IT (March - 2006)