"Quando un Paese riesce a esprimere in chiave moderna una sua musica tpica (...), per un certo periodo di tempo il mondo impazzisce. In Italia, purtroppo, il grosso sbaglio è quello di guardare al mercato mondiale e imitarlo, quando ci sarebbe da noi un patrimonio musicale vastissimo e pieno di folklore. Bisognerebbe prendere melodie tipiche italiane e inserirle in un sound moderno (...). In Italia si è vittime del provincialismo perché sanno apprezzare solamente quello che viene dallestero; ed è un provincialismo per di più apprezzato dalla stampa, dalla radio e dalla televisione. Nessuno fa niente per la nostra musica. Eppure il patrimonio folkloristico è così vario che ogni cantante e compositore potrebbero attingervi mantenendo la propria personalità. Se uno vuol fare la sua protesta, può protestare: se un altro vuole far ballare la gente, può farla ballare; ce ne sarebbe per tutti...".