"ITALIA: ULTIMO ATTO" + IANVA INTERVIEW @ ASCENSION (I) by Il Levriero Staff
01/12/2009 at 21:10
Awesome review by Vanessa Venerdì and an exclusive IANVA interview (spokeman Mercy, of course) by Gianfranco Santoro & Vanessa Venerdì @ ASCENSION (I)
"Qual è il dovere di chi nasce perfetto se non quello di adoperarsi senza economia per superare la sua stessa perfezione? Se siete fra coloro che amarono “Disobbedisco!”, l’album di esordio degli IANVA, ma si chiesero altresì come il gruppo genovese avrebbe proseguito la sua carriera dopo il concept sull’epopea dannunziana di Fiume e dopo lo sguardo gettato su altri e più ampi territori che fu l’EP “L’Occidente”, la risposta che aspettavate è arrivata con “Italia: Ultimo Atto”. A ben vedere, si tratta di un altro concept, anche se ad essere narrata non è più una storia ma la Storia; in particolare, quella d’Italia tra la seconda guerra mondiale e il 1980, con un amaro e raggelante epilogo sugli anni più recenti. Il disco è introdotto dalle parole cupissime e profetiche di Pier Paolo Pasolini, recitate da Enrico Silvestrin; la presenza del poeta si avverte, come quella di un fantasma ammonitore, in tutta l’opera. Via via che la narrazione prosegue, il tono passa gradatamente da un sentimento eroico, colto nei suoi ultimi fuochi ad una crudezza neorealista che non lascia speranze sul destino della protagonista, l’Italia, e dei suoi dibattuti, traditi, opportunisti e infine cinici figli. Attingendo in egual misura da varie tradizioni musicali, tutte squisitamente italiche, quali la canzone popolare, le colonne sonore cinematografiche e il cantautorato più fine e impegnato (non per forza politico), regalando ad esse preziosità quali la tecnica contrappuntistica negli arrangiamenti, la lingua poetica e tagliente dei testi, i documenti sonori d’epoca perfettamente inseriti nel tessuto delle canzoni e innumerevoli rimandi culturali, gli IANVA arrivano ad una sintesi in cui, se le influenze sono riconoscibili non sono più identificabili una per una. Lo “stile IANVA” è cosa compiuta e, grazie alla sua complessità e alla perizia di chi l’ha messo a punto, non corre più il rischio di essere racchiuso, sebbene impropriamente, entro i confini di un genere. Uno fra gli innumerevoli esempi che si potrebbero fare per dimostrarlo è il finale del brano “Luisa Ferida”, dove ogni sillaba e ogni nota, fino al sospiro conclusivo, sono molto più vicini all’espressività teatrale che non a quella richiesta per una canzone. Ma “Italia: Ultimo Atto” non è un collage di dettagli, per quanto sia stimolante coglierli. E’ un’opera monumentale, coinvolgente, sentita e, come si addice solo ai capolavori, assolutamente accessibile."
(Vanessa Venerdì - ASCENSION (I) - Autumn 09)
Our biggest thnx to Vanessa, Gianfranco, Alex and all Ascension Staff!