"VESPER IANVENSE" @ HERZ UND GEIST by Il Levriero Staff
21/03/2007 at 22:53
Great "VESPER IANVENSE" report by Ottavio Chiodo @ HERZ UND GEIST (I) (sorry, Italian only!)
"Ogni concerto è sempre una trasferta! Questo è un motto che ormai mi accompagna da tanti di quegli anni che ormai è divenuto parte integrante della mia passione musicale. Poche e mirate volte però mi sono spinto oltre Roma per dei concerti. Dovevano essere solo degli eventi impedibili per gruppi che ammiro al di là di ogni ragione. Loccasione per questa nuova trasferta mi è data dalla "Vesper lanvense". esibizione che avrebbe visto esibirsi al Teatro Boggiano di Genova due entità musicali che non solo amo ma che penso abbiano quellaurea, quello status tale da essere considerati delle band al di sopra di una scena che,anche se non ristagna più come prima, evolvendosi lentamente, ancora non ha raggiunto certi livelli. I livelli raggiunti invece dai due gruppi genovesi. Un viaggio di 12 ore di treno che attraversa tutta lItalia mi porta a Genova e mi dà loccasione di rivedere amici, fratelli le cui occasioni di incontro sono sempre un qualcosa di speciale. II teatro è il luogo ideale che deve ospitare questevento atteso e anelato da tutti quelli che volevano saggiare dal vivo le capacità già apprezzate su disco sia dai Recondita Stirpe che dagli IANVA. Genova, una città che evoca trascorsi musicali importanti e una scuola di cantautori basilari. Sarà un caso ma questi due gruppi provengono proprio da lì... una città speciale che si inerpica, a ridosso del mare, che si snoda in un centro storico bello ed affascinante... in un luogo così lispirazione è un retaggio consequenziale... Prima in assoluto per i Recondita e secondo live act per gli IANVA dopo lepico live in terra elvetica lo scorso aprile: La curiosità era tanta ma in me vi era anche la consapevolezza che si sarebbe trattato di un qualcosa di importante. Il teatro si riempie alla spicciolata non prima di scambiare quattro chiacchiere amici liguri. Un clima conviviale che fa da apripista allingresso al luogo adibito allevento. Assolutamente non piccolo e nella sua sobrietà diventa una perfetta cornice per ciò che avrei visto di lì a poco. Ad aprire la serata ecco i Recondita Stirpe, che seppur nello spazio di un solo cdr sono riusciti a ritagliarsi uno spazio importante e ad attirare su di se lattenzione di molti. Formazione allargata a nove membri per questo live set in cui tutto ciò che avevo avuto modo di gustare su disco trova la sua conferma. Anzi, forse la supera anche. Composizioni che già sono entrate nella nostra mente. Diego. Christoff e Carolina insieme agli altri ci trasportano e ci cullano e lunione armoniosa di tutto lensamble ci offre un concerto che sorprende tutti. Il singer con la sua inclinazione da "spoken word" si lega alla perfezione con la voce più squillante di Carolina che a sua volta si trascina dietro tutta una musica in cui la fisarmonica, il basso, le percussioni e la tromba formano un muro granitico. II pubblico gradisce, applaude ed incoraggia i nostri che non lesinano impegno e concentrazione e ci propongono uno dietro laltro "Fire on Us", "Devotion", "Raskolnikov" più una manciata di inediti. Un concerto memorabile e convincente, un ottimo antipasto per gli headliner della serata e che ci fa attendere con trepidazione la pubblicazione del primo full lenght. Ripeto, quando parlo di IANVA potrei appararire di parte visto anche lamicizia fraterna (e forse il termine non rende lidea... ) che mi lega ad alcuni membri del gruppo ma penso che oggettivamente quello che la band genovese sia riuscita a proporre con "Disobbedisco!" sia un qualcosa che non solo si staglia in modo chiaro e netto in mezzo alla miriade di produzioni che ascoltiamo giornalmente ma che inoltre abbia veramente dato una scossa a tutti. Si apre il sipario del teatro ed è il "presentatore" Keller ad introdurre il live e a presentarci il tutto. Neanche il tempo di accorgersi di ciò che il buon Mercy fa il suo ingresso sul palco e da lì in poi è un tripudio di sensazioni indescrivibili. Tutto "Disobbedisco!" viene riproposto magistralmente e sul palco del Teatro Boggiano vanno in scena tutte le vicende evocate in esso. Sullo sfondo l"Impresa di Fiume e al centro la storia del maggiore Renzi e della chanteuse Elettra Stavros. Assente Argento alla chitarra e degnamente sostituito da Fabio Carfagna siamo immediatamente investiti dallintro "Colpo di Maglio" a cui fa seguito "La Ballata dellArdito" ed inizia lapoteosi... Sul palco tutti fanno egregiamente il loro dovere e viene dimostrato a tutti i presenti cosa voglia dire SUONARE! Fabio Gremo, Giuseppe Spanò, Azoth, Davide e Francesco La Rosa, Arnaldo Ruggeri che sostituisce e non fa rimpiangere Fabio Fabbri creano tra loro unalchimia impossibile da descrivere a parole. Tutto è perfetto, niente sovraincisioni, tutto scorre alla perfezione e questa simbiotica orchestra ammalia il pubblico che ascolta incantato o si lascia andare a sfrenati applausi tra un brano e laltro, non disdegnando ovviamente dicantare e seguire i movimenti di Mercy e Stefania. Si tratta di canzone dautore, non di neofolk e chi ha avuto modo di esserci ha capito quello che intendo. "Di nuovo in Armi", "Vittoria Mutilata" eccole di nuovo proposte con la stessa intensità e partecipazione con la calda voce di Mercy che poi lascia il campo alla stupenda (un brano che ho amato al primo ascolto!) "Tango della Menade". Senza parole lesecuzione ritmica che ha attraversato "Sangue Morlacco" (non credevo ai miei occhi...) e a sorpresa viene eseguita anche "Un sogno d"Elettra" presente solo sul mini. Qui lesibizione tocca uno dei suoi picchi con il duetto Renzi/Stavros e si sfiora i lidi del teatro e del melodramma! "Muri dassenzio" nella sua carica drammatica pone il sigillo finale non prima però di venire travolti dalla storica e significativa "O Surdato Nnamurato" e ricevere il bis con una versione impeccabile di "Amsterdam". In questoccasione chi aspettava al varco Stefania ha avuto unennesima conferma della sua voce e della sua padronanza linguistica! Il pubblico in visibilio saluta gli attori musicisti in un tripudio di applausi. La serata finisce cosi come era iniziata, con amici a bere e a chiacchierare, tra risate e sfottò e con la certezza (prima si trattava di una speranza) di essere stati al cospetto di un evento che a lungo sarà ricordato dai presenti. Amor sola Lex! Il viaggio di ritorno? Sonno, stanchezza, fame, ritardi... ma questo e unaltra storia. O forse no? On the road again...."
Ottavio Chiodo (Herz Und Geist - 5 - 2006)
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