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"DISOBBEDISCO!" @ ELSKRIN ZINE (I)  by Il Levriero Staff 05/03/2007 at 22:20
Great "Disobbedisco!" review @ ELSKRIN ZINE (I) (sorry, Italian only!)



"Sinceramente non saprei da dove iniziare. Siamo alle solite: ogni qualvolta che io debba recensire un disco a cui sono molto legato, mi trovo in difficoltà. Ho paura di non rendere bene l’idea del lavoro, paura di non essere oggettivo; tenterò ad ogni modo di riuscire nell’ardua impresa, dal momento che per un album come "Disobbedisco!" si potrebbero spendere milioni e milioni di parole.
Questa release è un prodotto dei genovesi Ianva, band molto conosciuta nell’ambiente neofolk ma che è riuscita a farsi notare anche nella scena black metal grazie al fatto che nella lineup trova spazio Argento. Il che non è stato necessariamente un colpo di fortuna, dato che spesso chi non ha amato le produzioni degli Spite Extreme Wing si è ritrovato ad ascoltare questo gioiello con qualche pregiudizio di troppo (anche se dopotutto io ho conosciuto il progetto proprio grazie a questo tramite).
Ma eviterei di sprecare troppe parole sulla questione: piuttosto andrei diritto al sodo, parlando del perché nascono gli Ianva.
Messi sotto contratto dall’etichetta "Antica Fonografia Il Levriero" (gestita da membri della stessa band), hanno come scopo principale quello di rievocare atmosfere particolarmente "Italiane" del secolo passato. Atmosfere d’altri tempi, nostalgiche e al contempo affascinanti: la tematica principale dell’album risiede proprio nella narrazione delle vicende che susseguirono la fine della prima guerra mondiale; la cosiddetta vittoria mutilata, l’impresa fiumana, il natale di sangue e così via. Il tutto visto e narrato dagli occhi e dalla voce del maggiore Renzi, protagonista in prima persona delle lyrics.
Non vi aspettate nulla di banale: gli argomenti sono trattati con una serietà quasi disarmante. Testi che sono vere e proprie poesie, parole che sembrano uscir fuori direttamente dalla mente un poeta di quegli anni. Introspettivi, spontanei ma mai scontati; almeno quanto la musica, che risulta varia e decisamente personale.
Senza troppi dubbi influenzata da cantautori Italiani come De André o da compositori come Ennio Morricone, questa si rivela estremamente adatta a descrivere le situazioni esposte nei testi. Gioiosa quando serve (come nel brano Sangue Morlacco, dedicato al famoso Brandy così denominato da D’annunzio), imperiosa e marziale nella necessità (in "Di Nuovo In Armi!", che descrive l’ardita impresa Fiumana intrapresa dal vate e da numerosi legionari), dolce a tratti (In Tango della Menade, o ancor meglio in "Per Non Dormire" in cui il narratore descrive il suo amore per Elettra Stavros) ma anche estremamente triste e malinconica (Traditi e Fuoco a Fiume in particolar modo: la prima in è commovente a dir poco).
Il songwriting è elegante: le note scorrono armoniosamente, l’alternarsi di tristezza, speranza, dolore e gioia formano un qualcosa dal feeling unico. Il sound è ben amalgamato ed i brani pur essendo molto variegati e diversi tra loro, sono collegati magnificamente tanto che il risultato è uno splendido concept riuscito ottimamente. Il tutto è arricchito anche da un ottimo artwork: probabilmente durante l’ascolto capiterà a molti di rimanere a leggere le pagine del booklet come se fossero un libro di storia. Piene di citazioni ,note storiografiche e immagini d’epoca. Che dire dunque… credo che ascoltare questo album sia quantomeno un obbligo morale per chi sia anche solo minimamente interessato al neofolk. Obbligo ancor maggiore per chiunque ami quel periodo storico, del quale questo album è la perfetta colonna sonora.
P.s. - Da notare la ghost track presente dopo l’outro Amor Sola Lex. Una simpatica sorpresa, soprattutto per gli ascoltatori Campani… "

(Ultor - 8,5/10)

Our biggest thnx to Ultor & all Elskrin Zine Staff