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IANVA @ AMONGST THE RUINS (I): INTERVIEW & REVIEW  by Il Levriero Staff 13/02/2007 at 00:00
Another "Disobbedisco!" great review @ AMONGST THE RUINS (I) and a long and exhaustive IANVA’s interview @ AMONGST THE RUINS (I) (sorry, Italian only) both by Alessandro B.





"Pensiamo a quel 4 novembre 1918… quel giorno in cui il generale Armando Diaz rese ufficiale la vittoria dell’Italia nel corso del primo conflitto mondiale. Pensiamo a cosa volle dire “la grande guerra”, ed immaginiamo le conseguenze che portò. Il primo dopoguerra, quanti sogni e quante preoccupazioni che albergavano negli animi di ogni singolo Italiano! Ma ora proviamo ad immedesimarci in uno dei tanti legionari che, insoddisfatto dei risultati ottenuti dopo quei 4 sanguinosi anni di battaglie, scelse di seguire le orme del vate Gabriele D’annunzio, facendo
attivamente parte così dell’esperienza Fiumana. Quali sensazioni possiamo provare? Le più disparate probabilmente: emozione per l’imminente futuro, rabbia e voglia di riscatto per terre ancora irredente, affetto verso i propri “compagni d’anima e d’armi” e un po’ di ansia per la propria vita che sarebbe potuta svanire in nome di un sogno, forse ingenuo ma al contempo puro e legittimo.
Ebbene: ascoltando “Disobbedisco!”, questa release dei genovesi Ianva, io riesco a provare tutto quello che è stato appena elencato.
Un vero resoconto storico di quegli anni, raccontati in prima persona dal Maggiore Renzi, ardito che si troverà alle prese non solo con l’impresa fiumana, ma anche con l’affascinante Elettra Stavros.
Musicalmente il full lenght rappresenta alla perfezione gli eventi del protagonista: grazie ad un gusto decisamente retrò e, volendo, nostalgico, sembra quasi di vivere in prima persona quei momenti. Debitori a molti cantautori e compositori italiani come De Andrè o Ennio Morricone, gli Ianva sanno proporci 11 brani tutti legati da un filo conduttore che dona coerenza al disco, ma che mai lo fa scadere nella ridondanza. Si passa da atmosfere fiere e possenti a dei veri e propri “tango”.
È così che possiamo trovare brani battaglieri come XII-IX-MCMXIX Di nuovo in armi!, ma anche altri più allegri e dal gusto mediterraneo come Sangue Morlacco (dedicato al tipico Brandy così battezzato da D’annunzio), malinconici e tristi come Fuoco A Fiume o trasudanti speranza come Vittoria Mutilata.
Se non bastasse l’ottima performance musicale, è da far notare al lettore anche la presenza di testi del tutto adeguati: similmente ai suoni utilizzati, anche questi tendono a rievocare le parlate di quei tempi; sembra che siano state scritte direttamente da un poeta degli anni venti. Lyrics che ora stonerebbero in qualsiasi brano di musica leggera, ma che ben si adattano in questo contesto.
Così musica e parole entrano in perfetta simbiosi, e danno vita ad un opera musicale di grande valore: questa opera corrisponde al nome di “Disobbedisco!” e, per quel che mi concerne, può essere annoverata fra le migliori uscite dello scorso anno.
Consigliato non solo agli amanti di certe sonorità, ma anche a chiunque sia interessato a quel periodo storico (questo album è quasi un libro di storia, anche grazie all’interessantissimo booklet – pieno di informazioni e foto d’epoca).

(Alessandro B.)



You can find the complete interview HERE (sorry, Italian only)


Our biggest thnx to Alessandro & all Amongst The Ruins Staff.