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ITALIA: ULTIMO ATTO

Prologo
Dov'Eri Tu Quel Giorno?
Galleria Delle Grazie
Negli Occhi D'Un Ribelle
La Stagione Di Caino
Luisa Ferida
Bora
In Compagnia Dei Lupi
Pasionaria
Cemento Armato
Piazza Dei Cinquecento
L'Estate Dei Silenzi
Italia Ultimo Atto - Epilogo

Testi



Quarta uscita di IANVA e secondo appuntamento con la lunga durata. Un’opera monumentale che sfiora i 70 minuti e che tuttavia scorre impetuosamente trascinando l’ascoltatore in un nuovo, drammatico viaggio. Questa volta va in scena da protagonista un’intera nazione, l’Italia. Le pagine più oscure, torbide e controverse della storia degli ultimi sessant'anni viste attraverso gli occhi degli sconfitti di sempre: gli umili, i galantuomini, gli idealisti. La dissoluzione morale e spirituale di un popolo raccontata con appeal neorealista e con più d’un aggancio all’opera di alcune delle più grandi voci dissidenti del periodo: da Pasolini a Malaparte, da Germi a Gaber. E il tocco dolceamaro del genuino, del popolare: da Dalida a Battisti, con gli immancabili Genovesi (De Andrè, Tenco) e Morricone a fare da sfondo. Il tutto nell’ormai consueto e fiammeggiante linguaggio musicale di IANVA, qui, probabilmente, al suo apice di potenza e lirismo.


Track by track:

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GALLERIA DELLE GRAZIE


Autunno ‘42: Genova subisce un devastante bombardamento che si protrae per un’intera notte e spazza via per sempre antichi e popolari sestrieri, uccidendo molte migliaia di civili e annientando un patrimonio artistico incalcolabile. Nella vecchia Galleria Delle Grazie, adibita a rifugio, trovano la morte, tra gli altri, centinaia di orfani e le religiose che li accudivano. Ma un superstite emerge dalle macerie con occhi nuovi. Per ricordare il tempo in cui gli “importatori di democrazia” eravamo noi. Gradita ospite nel ruolo della voce di un'intera città, Franca Lai, monumento della canzone popolare genovese.


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NEGLI OCCHI D'UN RIBELLE

Qualunque scelta di campo finirà per fare il nostro superstite, non cambia la sostanza del sentimento e dell’indole che la anima. Obbedendo a una legge di natura che li ha voluti tali, i ribelli lo sono rispetto all’ingiustizia loro più prossima. I rivoluzionari s’involvono, i ribelli restano. E, se necessario, cadono senza rimpianti.


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LA STAGIONE DI CAINO


la rievocazione di un livido e sanguinoso inverno di guerra civile. Partigiani e fascisti, più volte figli della stessa madre, si affrontano con inaudita ferocia mentre la nazione è oltre l’orlo dell’abisso ...


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LUISA FERIDA

Milano 1945. Tra le innumerevoli vittime di questa stagione, un’attrice di grande bellezza e successo. Malgrado la conclamata innocenza, lo stato di gravidanza e le numerose testimonianze a discarico, viene comunque ordinata l’esecuzione: i simboli vanno abbattuti. Le sue ultime ore viste attraverso un’immaginaria cinepresa che si rivela poi essere la bocca da fuoco che dovrà eliminarla.


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BORA

1944-1948. La tragedia degli Italiani di Istria e Dalmazia, la pulizia etnica sulla porta di casa, gli entusiasti sostenitori nostrani della “soluzione foiba”, l’interdizione a parlarne. L’Italia che abbiamo ereditato ha più d’una radice affondata in quel terreno carsico..


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IN COMPAGNIA DEI LUPI

1952, presso Roma. La nuova Italia è avviata. la Repubblica è da poco nata, ma già si fiuta aria di casa: potenti, viziosi, faccendieri, ragazze ambiziose, autorità occulte. Il tutto attraverso gli occhi d’una domestica che, pur schifata, è costretta al silenzio perché “tiene famiglia”. Liberamente ispirato al celeberrimo “Caso Montesi”, primo di un'infinita serie di scandali più o meno insabbiati.


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CEMENTO ARMATO

L’era del boom è già finita: resta una cementificazione spaventosa, l’inurbazione devastante, il grande esodo interno. Parte la plumbea stagione delle lotte operaie, dei movimenti, degli opposti estremismi. Poi scoppia la prima bomba...

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PASIONARIA

1968-1980: molti giovani appartenenti agli opposti estremismi politici, opportunamente manipolati da tenebrosi burattinai, alzano il livello di scontro e riaccendono i fuochi della guerra civile. Durerà, caso unico nel mondo occidentale, oltre un decennio. Impressiona il numero di ragazze che vi aderirono.


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PIAZZA DEI CINQUECENTO

Roma, Novembre 1975. Tra le ingenti, quotidiane, morti violente di quegli anni, una spicca per valenze simboliche; quasi da sacrificio umano allo spirito del tempo: l’assassinio di Pasolini. All’indomani di una delle sue più disperate e violente requisitorie, quella voce viene fatta tacere per sempre. Nei panni del Ragazzo Di Vita, Duke Montana, in un brevissimo ma bruciante intervento.

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L'ESTATE DEI SILENZI

L'estate maledetta del 1980, quella delle stragi di Ustica e di Bologna, attraverso un ricordo finalmente personale. La prima vacanza trascorsa lontano dalla famiglia, la scoperta di suggestioni arcaiche attraverso l’insorgere della sensualità. Le interminabili discussioni politiche. La notizia del più spaventoso massacro della storia repubblicana arriva mentre si prende un bagno nel “mare etrusco” di Baratti. Un cappio si stringe attorno al collo del paese.


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ITALIA: ULTIMO ATTO


La normalizzazione degli anni ‘80 e ‘90 è compiuta. L’Italia è un paese socialmente e culturalmente disintegrato. Super-poteri sovranazionali ne hanno assunto il controllo assoluto e procedono al dissanguamento, affiancati, come sempre, da volenterosi servi indigeni. Paradossalmente torniamo a essere avanguardia: quella d’un Occidente avviato verso le tenebre.

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